Percorso indicato per chi utilizza biciclette elettriche (e-mtb) su itinerari fuoristrada e su sentieri con salite molto impegnative. Il punto di partenza è Premana, da qui si sale verso i Laghitt attraverso la Valle del Torrente Varrone dalla località Giabbio di Premana, dove è possibile arrivare in macchina e parcheggiare. L’itinerario inizia dal parcheggio della zona artigianale di Premana, dove inizia la mulattiera che seguendo il torrente Varrone risale tutta la valle fino alla Bocchetta di Trona, chiamata anche “strada del ferro” per la presenza di antiche miniere. L’escursione passa accanto ad un cartello che segnala il Rifugio Casera Vecchia di Varrone a 9 km. Tra vecchie baite si pedala in piano alla sinistra del Torrente Varrone e si passa sul primo ponte in pietra. La strada alterna tratti sterrati ad altri con il fondo in cemento. Si arriva all’agriturismo Giabi, dove c’è una fontana, subito dopo passando un altro ponte in pietra si torna alla sinistra del torrente. Da qui si comincia a salire in un bosco di latifoglie. La Valvarrone è rinomata soprattutto per i vari alpeggi che si attraversano durante il percorso: Alpe dei Forni, Vegessa e Casarsa. Passati altri tornanti si arriva ai Forni di Sopra (m. 1105) dove la strada in questo tratto è ben lastricata fino alla località di Vegessa (m. 1200). All’inizio della frazione si trova un bivio, tenendo la sinistra e passando accanto ad una croce, si arriva ad una madonnina e una fontana. Superate le ultime case si trova un’area pic-nic, poi si prosegue passando nelle vicinanze della Cascata del Dente dove la mulattiera risale rapidamente la valle con alcuni tornanti, terminati i quali si imbocca il bivio sulla destra per immettersi su un sentiero in mezza costa con ampi tratti di saliscendi nel bosco. Da questo punto la salita diventa tecnica, e il sentiero richiede una buona abilità di guida. Di pregio sono i boschi di faggio, pini e larici, che portano all’Alpe Artino. Da qui è possibile continuare in costa fino alla Malga Alpe Artino per una pausa, oppure svoltare a sinistra e continuare la salita su sentiero. Non dimenticare di portare acqua poiché il percorso non è provvisto di molti punti di riferimento. Quasi alla fine del percorso, dopo una serie di passaggi in salita su tornanti, si giunge al laghetto degli Asini, quindi alla destinazione dei Laghitt che offre una vista spettacolare fino alla Cresta di Biandino. Da qui è possibile proseguire per la Val Biandino in direzione Pizzo dei Tre Signori oppure per i Piani delle Betulle seguendo la Cresta di Biandino per il Larice Bruciato e il Cimone di Margno.